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Courbet, Jean Désiré Gustave.

Pittore francese. Compiuti gli studi presso il Seminario di Ornans e presso il Collegio reale di Besançon, sotto la guida di Flageoulot, nel 1840 si recò a Parigi per dedicarsi alla pittura. Partecipò alla Comune di Parigi (1870) di cui fu delegato per le Belle Arti. Arrestato nel 1873, a causa delle sue idee rivoluzionarie, fu condannato al carcere. Per sfuggire alla pena si rifugiò in Svizzera, a La Tour de Seilz, nei pressi di Vevey. Accusato dell'abbattimento della colonna Vendôme, che sosteneva la statua di Napoleone I, fu processato nel 1874 e condannato a una pena pecuniaria. La morte lo colse pochi anni più tardi, durante il suo volontario esilio in Svizzera. Sulla formazione di C. esercitarono una notevole influenza i pittori fiamminghi, veneziani e olandesi dei secc. XVI e XVII, che egli ebbe modo di ammirare al Louvre; la produzione dell'artista si ispirò inoltre a Rembrandt, di cui C. apprezzò le opere al Rijksmuseum di Amsterdam nel 1847. I primi quadri di C. (Courbet col cane nero, 1842; L'amaca, 1844; Gli amanti in campagna, 1844-45; L'uomo con la pipa, 1846-47) presentano elementi tipici della pittura romantica e sono caratterizzati da un sapiente uso della luce, utilizzata in funzione drammatica. Un ruolo determinante nell'evoluzione in senso realistico della pittura di C. ebbero i contatti con il filosofo anarchico P.J. Proudhon (che stimolò C. a una riflessione sul valore sociale dell'arte), con Baudelaire, con Max Buchon e Jules Champfleury. Tra le opere che testimoniano la maturazione stilistica del pittore vi sono un gruppo di quadri eseguiti tra il 1848 e il 1850: Pomeriggio a Ornans (Lilla, Museo), Funerale a Ornans (Parigi, Louvre), I contadini di Flagey di ritorno dalla fiera (Besançon, Museo). C. ricercò, in questa fase della sua attività, di conseguire una riproduzione analitica della realtà e di donare alle immagini una grande forza plastica. Esposte al Salon del 1850-51, queste tele furono accolte da alcuni critici con entusiasmo, da altri con disappunto: il solo fatto che l'artista presentasse creature umane impegnate nelle umili occupazioni quotidiane apparve rivoluzionario. L'analisi del reale si approfondì negli anni successivi con L'incontro (1854) e L'atelier (1855). Il rifiuto della giuria dell'Esposizione universale del 1855 a esporre le sue tele suscitò in C. una profonda reazione; il pittore decise dunque di realizzare a sue spese un edificio, il Pavillon du Réalisme, dove mise in mostra quaranta quadri. Tra le successive opere dell'artista ricordiamo: Ragazze sulle rive della Senna (1856), La ragazza coi gabbiani (1865), La donna col pappagallo (1866), Il sonno (1866), La donna fra le onde (1868) (Ornans, Doubs 1819 - La Tour-de-Peilz, Vevey 1877).